Impianti a carico immediato (istruzioni per l’uso)

Si sente sempre più parlare di carico immediato. Ma che cos’è? Di cosa si tratta? Tecnicamente sta a significare che il dentista applica una corona protesica (un “dente”) all’impianto fin da subito, terminata la fase chirurgica. Insomma, il paziente si reca dal dentista che gli applica l’impianto ed il corrispettivo dente protesico nella stessa seduta. Ma è proprio così? E cosa c’è di strano? E’ doveroso fare delle premesse. L’implantologia moderna nasce verso la metà degli anni ‘60 grazie all’intuito di un ricercatore svedese, il professor P. I. Branemark. Questi, studiando la fisiopatologia ossea, capisce che un supporto in titanio (a forma di vite) può sostituire una radice dentaria. Il professore fissa però delle regole, sulla base della biologia ossea, che non possono essere infrante. Una di queste riguarda proprio la tempistica del carico: inserito l’impianto nell’osso, bisogna attendere un periodo minimo di tre mesi prima di trasferirvi un carico (cioè prima di applicare una protesi dentale). E i quasi cinquant’anni di storia clinica dell’implantoprotesi hanno dimostrato che il professor Branemark aveva ragione.

Ma allora dato, che la biologia ossea non è cambiata, perché oggi si applica il carico immediatamente, senza attendere?

Perché sono cambiati alcuni aspetti:

  1. La tecnica chirurgica: oggi gli impianti vengono infissi nell’osso “forzando” il loro inserimento, così sono molto stabili e non si muovono (non è il carico in sé a determinare il fallimento, ma la conseguente mobilità dell’impianto durante le prime fasi della guarigione, esattamente come avviene per le fratture).
  2. La superficie delle viti: oggi gli impianti non sono più lisci, come quelli di Branemark, ma presentano delle rugosità caratteristiche che fanno guarire l’osso più velocemente.
  3. La tecnica protesica: proprio la protesi, fissa e precisa, applicata agli impianti, li “blocca” reciprocamente, aumentando la stabilità.

Naturalmente è chiaro quindi che:

  1. La protesi a carico immediato ha i risultati migliori se è molto estesa (ad esempio una intera arcata).
  2. Comunque il dentista deve garantire la stabilità agli impianti, pena il fallimento. Questo significa che in qualche caso (raro) il carico immediato non è possibile (scarsa qualità ossea esiguo numero di impianti…)

Presso il Poliambulatorio Odontoiatrico di Via dell’Artigianato, 1 a Gruaro, è possibile trovare un affiatato team chirurgico, formatosi a diretto contatto proprio con il professor Branemark, che, avvalendosi delle più moderne e sicure tecniche, riesce a gestire anche i casi più complessi.

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Dir. Sanitario dott. Andrea Orietti Odontoiatra.
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