Per “antibiotico resistenza” si intende il caso in cui i batteri diventano insensibili agli antibiotici. Per un paziente che ha un’infezione batterica non si riesce a trovare il trattamento in grado di debellarla. Si tratta di un problema da non sottovalutare, sconosciuto a molti, che può diventare anche causa di decessi. A riguardo, l’Italia detiene un triste primato: in Europa nel 2017, infatti, ci sono state 33mila vittime per infezioni batteriche resistenti agli antibiotici, 11mila delle quali, ovvero un terzo del totale, solo nella nostra penisola.
Qual è il ruolo dell’odontoiatria in tutto questo?
Come sarà capitato a molti, il dentista prescrive degli antibiotici per poter trattare correttamente le patologie del cavo orale che, per la maggior parte, sono di origine batterica. Il problema delle cure antibiotiche è legato alle modalità di somministrazione. I batteri, infatti, si “abituano” agli antibiotici quando le dosi sono troppo scarse o quando il trattamento dura poco.
I pazienti, molto spesso, avendo la percezione che l’antibiotico “faccia male” (ciò avviene solo se è stato prescritto non correttamente), tendono a sospendere la cura troppo presto, oppure a diminuire autonomamente la dose. Sono proprio questi atteggiamenti a favorire lo sviluppo di specie batteriche resistenti.
Il problema non è del singolo che decide di modificare la posologia dell’antibiotico, ma riguarda tutta la comunità. Se questa persona sviluppa un’infezione di batteri che non rispondono più all’antibiotico, infatti, c’è la possibilità che costui contagi altre persone. Questo è quello che si è verificato, a livelli preoccupanti, in Italia.
Cosa fare dunque?
È bene, innanzitutto, rivolgersi a professionisti preparati che abbiano chiare le linee guida dell’antibiotico terapia, fidarsi e rispettare le loro prescrizioni, senza apportare delle modifiche dettate da idee personali che non hanno corrispondenza con i dati scientifici.
Poliambulatorio Odontoiatrico mette a vostra disposizione professionisti preparati e sensibili all’argomento che, a seconda del caso, prescriveranno antibiotici solo quando necessario e alle dosi adeguate.