Oltre allo stress quotidiano, appesantito dalla situazione creatasi con l’emergenza sanitaria da Covid-19, potreste trovarvi ad affrontare delle circostanze spiacevoli, quali la rottura di un dente. Sembra incredibile, ma c’è una relazione tra questi tre fattori. Effettivamente, potrebbe sembrarvi una forzatura, ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Se, disgraziatamente, vi è capitato di trovarvi con un dente rotto, magari ancora sano o con una piccola otturazione, il dentista molto probabilmente vi avrà detto che è colpa dell’occlusione, ovvero della masticazione. Molti pazienti pensano sia causa di determinati cibi, ma non è così. I momenti più rischiosi sono quelli in cui serriamo forte o “sfreghiamo” i denti tra loro, senza l’interposizione del cibo che, anzi, sarebbe “protettivo”. Molto spesso, infatti, un’attività notturna nota come digrignamento o bruxismo, è in grado di danneggiare i denti rompendoli o fratturandoli per cause elevatissime e incontrollate.
Questa attività involontaria e inconsapevole avviene quando dormiamo, quando non abbiamo il totale controllo di ciò che facciamo, oppure, a volte, in caso di serramento, quando siamo immersi nei nostri pensieri o concentrati a fare qualcosa di impegnativo.
Un tempo, si pensava che una causa scatenante fosse proprio la masticazione non corretta, ma recenti studi dimostrerebbero, invece, che queste parafunzioni riconoscono delle cause centrali, quali ad esempio lo stress, che in questo periodo è particolarmente accentuato.
Come evitare il problema? O meglio, come limitare i danni?
Il vostro dentista vi consiglierà un “bite”, una particolare “mascherina” realizzata su misura per la vostra dentatura da utilizzare durante la notte.
Al Poliambulatorio Odontoiatrico troverete professionisti qualificati in grado di consigliarvi al meglio, in un ambiente assolutamente “Covid-Free”.